Sicuramente, se da bambino mi avessero chiesto che cosa avrei voluto fare da grande io avrei risposto: il maestro di sci. Quello ero il mio sogno. Ma, come spesso accade, le cose cambiano con l’arrivo della maturità.

Mi presento: sono Luca e lavoro in Barberia Bibiani dal 2017. Il mio percorso per diventare barbiere è stato un po’ tortuoso: inizia con una scuola sbagliata, un primo lavoro ancor più sbagliato, ed una risposta più che vaga alla domanda “Cosa vorresti fare nella vita?”. L’insegnamento sulle piste innevate non era più la mia opzione prediletta.

Una sera un amico mi diede l’ispirazione: “perché non vai a fare il parrucchiere?”. Perchè era così sicuro del suo consiglio? Quanti sabati pomeriggio passavo con gli amici a prepararli per la serata e quanto mi piaceva ricercare la perfezione in ogni styling, cercando di scoprire quale stile potesse esprimere al meglio la loro personalità.

Dopo una gavetta iniziale in un salone femminile, decisi di optare per il maschile, trovando la mia vera vocazione. Cosa voglio fare nella vita? Finalmente avevo la mia risposta: il barber! Ricordo ancora il primo taglio in garage: ne sono uscito vincente, anche se ci ho messo 2 ore a terminarlo.

Da quel momento mi esercitai ogni volta che potevo, ma avevo bisogno di un luogo dove poter crescere la mia passione: dove se non in BARBERIA BIBIANI?

Così dal 2017 faccio parte del team. Questa barberia non è solo un luogo di lavoro per me, ma è un ambiente dove poter esprimere la mia passione per il mondo del Grooming, essere spontaneo divertendomi sia con i clienti che con i colleghi, i quali sono diventati per me una seconda famiglia. La parte che preferisco del mio lavoro è il poter adattare ogni taglio alle persone seguendo il loro stile e la loro fisionomia. Che siano corti o lunghi, ciò che mi accende è la possibilità di poter ascoltare le esigenze del cliente mettendoci sempre del mio, per rendere ogni taglio davvero unico.

Si dice che se fai della tua passione un lavoro, allora non lavorerai un solo giorno in vita tua…mi ritengo fortunato, perchè per me è davvero così.